Apple si trova ad affrontare una delle sfide economiche più complesse degli ultimi anni. I dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni dalla Cina e da altri paesi asiatici stanno aumentando i costi di produzione, minacciando direttamente i margini di profitto dell’azienda.
Secondo Bloomberg, Apple sta cercando di assorbire temporaneamente l’impatto dei dazi, riducendo i propri margini, che si attestano solitamente intorno al 45%. Un approccio che può funzionare solo nel breve termine, mentre l’azienda tenta di guadagnare tempo in attesa di possibili sviluppi politici.
iPhone 17 Pro e l’ombra dei 2.000 dollari
La situazione potrebbe portare a un aumento sensibile dei prezzi per i nuovi dispositivi. L’iPhone 17 Pro, previsto per il 2025, rischia di superare la soglia psicologica dei 2.000 dollari, un livello mai raggiunto finora.
I rincari non riguarderanno solo gli Stati Uniti, ma potrebbero riflettersi anche sui mercati internazionali, compresa l’Italia. Apple sta cercando di accumulare scorte di prodotti prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe, ma questo margine di manovra si restringe con il passare dei mesi.
La produzione americana non è una soluzione immediata
Trasferire la produzione negli Stati Uniti è una possibilità teorica, ma non una soluzione praticabile a breve termine. Gli impianti come quello di TSMC per i chip saranno operativi solo tra alcuni anni, e molte materie prime continueranno comunque a dover essere importate.
Una produzione completamente locale comporterebbe un ulteriore aumento dei costi, rendendo i dispositivi ancora meno accessibili per i consumatori.
Impatti sui consumi e sul mercato azionario
Un aumento dei prezzi generalizzato potrebbe ridurre la domanda di iPhone, Mac e iPad, in un contesto già segnato da timori di recessione. Molti consumatori potrebbero decidere di posticipare l’acquisto di nuovi dispositivi, influenzando direttamente i ricavi di Apple.
I segnali dal mercato azionario sono già visibili: il titolo Apple è in calo, trascinato da un’ondata di vendite che ha colpito l’intero settore tecnologico.
Perché Apple sta cercando di ritardare l’aumento dei prezzi?
Apple tenta di posticipare l’aumento dei prezzi per assorbire l’impatto dei dazi e mantenere la competitività dei suoi dispositivi nel breve termine.
I prezzi degli iPhone aumenteranno anche in Italia?
È probabile che i rincari si estendano anche ai mercati internazionali, compresa l’Italia, a causa dei maggiori costi di produzione e importazione.
Conclusione
La strategia di Apple è chiara: resistere il più possibile senza aumentare i prezzi, ma la pressione fiscale e produttiva potrebbe rendere questo equilibrio insostenibile nei prossimi mesi. L’autunno 2025, con il lancio della nuova linea iPhone, rappresenterà un momento cruciale per capire quanto e come i nuovi dazi influenzeranno il costo finale dei dispositivi Apple nel mondo.
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